Il violoncello è uno strumento ad arco con 4 corde: queste sono accordate per quinta (Do1, Sol1, Re2, La2). Appartiene alla famiglia degli strumenti ad arco, di cui fanno parte anche il violino, la viola e il contrabbasso. Nella sua famiglia occupa il posto del tenore o del baritono e vanta un’estensione notevole (dal Do1 al Mi5). Deriva dalla viola da gamba di registro basso, dalla quale differisce per il minor numero di corde, per le maggiori dimensioni e per il fondo convesso anziché piatto. Attualmente il violoncello ha notevoli dimensioni e si suona tenendolo tra le ginocchia e appoggiando a terra il puntale applicato all’estremità inferiore della cassa.
L’affermazione dello strumento avvenne lentamente nel Cinquecento: inizialmente lo si usava solo per accompagnare il canto in chiesa e per realizzare il basso continuo. Prese successivamente piede in Italia come strumento solistico (è ufficialmente menzionato nel 1641 con il nome di violoncino in una raccolta di sonate di Giovanni Battista), molto più lentamente in altri paesi, in particolare in Francia. Nel Settecento prese il suo stabile posto in orchestra e acquistò, con le opere di Antonio Vivaldi, un definitivo ruolo come strumento solistico. Risale a questo secolo la fama del primo violoncellista noto a livello internazionale, Francesco Alborea, che per primo utilizzò il pollice come capotasto mobile, tecnica che consentiva di ampliare le possibilità dello strumento. A fine Settecento risalgono i concerti per violoncello di Franz Joseph Haydn e le 2 sonate per violoncello e pianoforte di Ludwig van Beethoven.
Nell’Ottocento, l’esigenza tipicamente romantica della dimensione emotiva trovò nella cantabilità del violoncello un interprete ideale. Vennero, così, scritti pezzi per violoncello solista da Felix Mendelssohn e Fryderyk Chopin. Dalla metà dell’Ottocento, la produzione di concerti e sonate per violoncello e pianoforte si intensificò moltissimo e riguardò tutti gli autori importanti. In tempi più recenti, allo strumento sono state applicate tecniche ideate per il violino, come lo sfregamento dell’archetto sopra le estremità dello strumento, effetti percussivi e pizzicati.
I pezzi più ambiti per violoncello sono:
Cello Suite No. 1 – Johann Sebastian Bach
Cello Sonata No. 3 – Ludwig van Beethoven
Cello Sonata No. 1 – Johannes Brahms
Suite for Cello No. 1 – Benjamin Britten
Kol Nidrei – Max Bruch
Cello Concerto in B minor – Antonín Dvorak
Cello Concerto in E minor – Edward Elgar
Cello Concerto No. 1 – Franz Joseph Haydn
Sonata for Solo Cello – Zoltan Kodály
Cello Concerto No. 2 – Dmitri Shostakovich

Richard Drake
Un uomo vittoriano nel caos della postmodernità.