https://lacittaimmaginaria.com/wp-content/uploads/2020/11/w4tgw44ye4ye4y.jpg

«Ringraziamo Iddio, noi attori, che abbiamo il privilegio di poter continuare i nostri giochi d’infanzia fino alla morte, che nel teatro si replica tutte le sere». Con queste parole avrebbe inaugurato la sua carriera di attore, il Maestro per eccellenza, il prestigiatore del linguaggio, l’artista del gioco comico: Luigi Proietti, in arte Gigi (o meglio “Giggi”, con due g). Nato a Roma, il 2 novembre del 1940 da una famiglia dabbene. Dopo il diploma classico presso “L’Augusto” di Roma, si iscrive al...

https://lacittaimmaginaria.com/wp-content/uploads/2020/02/casfewfewfew.jpg

«Ma, allora io le potrei dire, anche col rispetto per l’autorità, che anche soltanto le due cose come vicesindaco, capisce?». Chi non conosce la supercazzola? Esiste persino una pagina Facebook intitolata al conte Mascetti, dove ogni pretesto è buono per innescare la formula e farsi due risate. 45 anni fa, esattamente il 24 ottobre 1975, usciva Amici miei di Mario Monicelli, ed è come se fosse accaduto il mese scorso. I cult hanno questo destino:...

https://lacittaimmaginaria.com/wp-content/uploads/2020/02/efewfewfeww.jpg

La camera si muove circolarmente in una stanza buia, mostrando stralci di giacigli occupati da un’infinità di persone. C’è chi dorme e chi fa sesso, ognuno addossato all’altro, in un ammasso indistinto di corpi. Una ragazzina dai capelli lunghi e gli stivali gialli esce a riempire dei secchi d’acqua come ogni mattina, dando inizio a un nuovo giorno. Un giorno identico ai precedenti e ai successivi, perché in Brutti, sporchi e cattivi di Ettore Scola...

https://lacittaimmaginaria.com/wp-content/uploads/2020/05/adcdddscsd.jpg

«Nel XVII secolo si scatenò, spietata e violenta, la lotta contro quegli esseri mostruosi e assetati di sangue che le cronache del tempo chiamavano vampiri». Così recita una voce narrante nel celebre prologo de La maschera del demonio (1960) di Mario Bava. Già nei primi 15 secondi, il film mette sul tavolo le carte che si appresta a rimescolare: un immaginario che fa riferimento soprattutto alla letteratura gotica ottocentesca, ai trattati e alle leggende popolari....

https://lacittaimmaginaria.com/wp-content/uploads/2020/01/rgrgrgrg.jpg

“Cercare la luna nel pozzo” significa desiderare qualcosa di irrealizzabile. Ivo Salvini però è matto e non sa che ascoltare le voci provenienti dalle fonti d’acqua la notte può essergli fatale, nonostante molti lo avvertano del pericolo. Ecco in poche parole l’incipit de La voce della luna, l’ultimo film di Federico Fellini, distribuito nelle sale italiane a partire dal 1 febbraio 1990. La scelta del protagonista cade presto su Roberto Benigni, affiancato da Paolo Villaggio...

https://lacittaimmaginaria.com/wp-content/uploads/2020/03/efefewffwe-1280x700.jpg

Guardando alle sue apparizioni nel cinema italiano, ci si convince che Max von Sydow sia uno di quegli attori per i quali non esistono “ruoli minori”. E sì che in più di sessant’anni di carriera di personaggi secondari ne ha interpretati tanti. Però sempre con quella classe e quella sicurezza che sono proprie dei grandi, dei veri professionisti. Lo svedese dagli occhi di ghiaccio non si scompone neppure in Gran bollito (1977) di Mauro Bolognini,...

https://lacittaimmaginaria.com/wp-content/uploads/2019/04/crispinooo.jpg

Nato a Biella nel 1924, Armando Crispino appartiene alla generazione di cineasti italiani che hanno esordito nei primi anni Cinquanta, nonostante egli debba attendere il decennio successivo per avere l’occasione di passare alla regia dopo molta gavetta sui set di autori quali Luigi Comencini, Pietro Germi e Antonio Pietrangeli. Con quest’ultimo instaura quasi un rapporto di maestro-allievo, lavorando come aiuto regista per ben cinque pellicole del collega appena più anziano, da Lo scapolo (1956) a...

https://lacittaimmaginaria.com/wp-content/uploads/2020/04/tessari.jpg

«Nessuno di noi inventa niente, hanno inventato tutto Omero e Tolstoj». E se a dirlo è uno come Duccio Tessari, che ha cominciato assistendo le regie di una decina di peplum (film in costume di ambientazione mitologico-romana), forse c’è da credergli sorridendo. In quel contesto conoscerà un altro aiuto regia celebre di nome Sergio Leone, ed entrambi firmeranno la loro opera prima proprio nell’ambito di quel genere così popolare nei primi anni Sessanta. Arrivano i...

https://lacittaimmaginaria.com/wp-content/uploads/2020/04/wegwergwerwerg.jpg

Nella “Nota del Traduttore” a La passeggiata di Robert Walser (Adelphi, 1976), si enunciano gli elementi costitutivi della personalità dello scrittore: «Introversione, visionarietà, umiltà, tendenza a minimizzarsi, rassegnazione, orgoglio frustrato, volubilità, ironia». Noi queste parole vorremmo prenderle a prestito per descrivere Ugo Gregoretti, almeno in parte. Il regista romano era soprattutto ironico, diremmo addirittura sarcastico. Come quando in una puntata di Controfagotto, il suo rivoluzionario programma di costume satirico andato in onda nel 1961, chiede...

https://lacittaimmaginaria.com/wp-content/uploads/2019/12/luciano-salcee.jpg

Il 13 dicembre si è tenuta, presso il Cinema Massimo di Torino, l’apertura di una rassegna dedicata ai trent’anni dalla scomparsa del grande Luciano Salce con la presentazione del documentario L’uomo dalla bocca storta (2009) di Andrea Pergolari ed Emanuele Salce, figlio del cineasta romano. I due autori sono stati ospiti della sala del Museo Nazionale del Cinema e hanno intrattenuto il pubblico presente con lunghe chiacchiere riguardanti l’autore di opere indimenticabili della nostra produzione...