https://lacittaimmaginaria.com/wp-content/uploads/2021/04/vvv-1.jpg

Nel 1892 il pubblico di New York poté assistere alla prima esibizione della Danza Serpentina di Loïe Fuller, una ragazza dell’Illinois che fin da piccola aveva solcato i teatri di varietà ma mai aveva danzato. Neppure in quell’occasione danzò “veramente”. Proprio sul crinale di ciò che è o non è la vera danza si basò il destino della Fuller. La fortuna di assistere a qualcosa di innovativo è rara ma apprezzarlo lo è ancor di...

https://lacittaimmaginaria.com/wp-content/uploads/2019/08/bbb.jpg

Diversamente da quanto accadeva nel Medioevo in cui il potere di una corte si valutava esclusivamente in base ai possedimenti e ai successi militari, dal 1400 il fiorire dei commerci e il nuovo interesse per la cultura, nato grazie all’Umanesimo, fecero si che per la classe dominante divenne importante esibire il proprio prestigio tramite le arti e in primis attraverso il teatro. Le feste di corte diventarono sempre più sfarzose e fantasiose, includendo spesso anche...

https://lacittaimmaginaria.com/wp-content/uploads/2021/06/bbb.jpg

Si chiama Pixel, come la più piccola unità che compone l’immagine virtuale, lo spettacolo che dal 2014 gira in tutti i paesi del mondo. Per la memoria del nostro computer ma anche del nostro telefono, non siamo altro che tanti piccolissimi puntini tutti uguali, indifferenziati e senza qualità. Non c’è differenza quindi tra i puntini che formano l’immagine di noi in vacanza o quelli di un brutale incidente. Così anche le creazioni virtuali più elaborate...

https://lacittaimmaginaria.com/wp-content/uploads/2021/04/wefr3efwewegwe.jpg

«Danzare a tempo di pandemia è seguire un ritmo imposto, sospeso e incerto. Si crea una danza cadenzata, rigidamente scandita, metricamente distanziata, attanagliata dal timore di un contatto involontario. È una danza soffocata da restrizioni, in luoghi non deputati e ricavati con accanita perseveranza in spazi inusuali: cucine, camere, terrazzi, giardini, balconi. È una danza ritrovata, è un respiro doloroso di sollievo che sconvolge una monotona frenesia quotidiana. La danza al tempo della pandemia è...

https://lacittaimmaginaria.com/wp-content/uploads/2019/04/Merce-Cunningham-with-Carolyn-Brown-at-Westbeth-1972-Wendy-Perron-1024x739-1024x720.jpg

Il ripensamento, se non il vero e proprio scardinamento del concetto di spazio, è un elemento decisivo nell’evoluzione dell’arte coreica, centrale fin dalla “modern dance”, seguita dalla “post-modern dance” e da tutte le espressioni contemporanee di danza. La relazione tra danza e spazio è sempre stata al centro delle riflessioni dei grandi coreografi e maestri della danza. Rudolf Laban (1879-1958), uno dei padri della danza moderna, individuava la direzione spaziale come l’elemento più importante del...

https://lacittaimmaginaria.com/wp-content/uploads/2019/05/segegew.jpg

«In origine era la Danza, e la Danza era il Ritmo e il Ritmo era la danza. In principio era il Ritmo, tutto è stato fatto da lui, senza di lui nulla è stato fatto» Serge Lifar (1905-1986)   Il tempo è un concetto labile, si intuisce e lo si rappresenta in diverse modalità a seconda che si focalizzi o l’irreversibilità delle vicende legate alla vita umana o il ricorrere degli eventi astronomici e naturali....

https://lacittaimmaginaria.com/wp-content/uploads/2019/09/efefefew.jpg

La danza nel mondo occidentale, da sempre, veicola un messaggio: attraverso il connubio di una partitura musicale e coreografica, diviene espressione artistica di idee, sentimenti, immagini. Alla base dell’arte coreutica vi è l’esecuzione del movimento corporeo, dato che il corpo è per la danza lo strumento principale. Nel corso dei secoli, questa arte è stata impressa in diversi codici, ognuno dotato di una specifica grammatica; un esempio è la danza classica. Senza addentrarsi in territori...

https://lacittaimmaginaria.com/wp-content/uploads/2019/09/fegrwgrew.jpg

Fondatore e direttore del NoGravity Theatre, Emiliano Pellisari è l’outsider della scena contemporanea, emblema di un “modo” teatrale inclassificabile e inclassificato, sperimentatore della tecnica NoGravity da lui stesso creata e brevettata. Il favoloso mondo NoGravity rimanda alla raffigurazione del movimento in assenza di gravità. Musicisti, interpreti, cantori, danzatori, acrobati, pezzi di scenografia, oggetti di scena si librano senza peso in un etere indefinito in cui non esistono direzioni ovvero in cui tutte le direzioni sono...

https://lacittaimmaginaria.com/wp-content/uploads/2019/07/wfqwfqwfe.jpg

Negli ultimi anni abbiamo assistito a una nuova tendenza nell’ambito della danza contemporanea: la collaborazione tra importanti coreografi e famosi personaggi del panorama musicale internazionale. Sebbene finora ci siano stati pochi esempi, artisti della danza contemporanea sono stati coinvolti nella realizzazione di video musicali. Akram Khan e Sidi Larbi Cherkaoui sono i principali nomi in questa nuova tendenza. Il videoclip, retaggio della cultura musicale degli anni Novanta, è un dei tanti prodotti dell’industria musicale e...

https://lacittaimmaginaria.com/wp-content/uploads/2019/06/ahmad-odeh-460173-unsplash-1.jpg

Lo scorso 5 maggio è andato in scena al Teatro Quirino di Roma l’ultima replica dello spettacolo Otello, coreografia di Fabrizio Monteverde per la compagnia del Balletto di Roma. Monteverde ha riallestito per la compagnia romana l’Otello su musiche di Antonin Dvořák; la produzione molto fortunata debutta nei primi anni Duemila con il Balletto di Roma ma la primissima produzione dell’Otello di Monteverde risale al 1994 per il Balletto di Toscana. L’Otello è una tragedia che...