La Via Appia, già definita da Stazio «regina viarum», è un museo a cielo aperto: non mancano di ornare il suo tracciato resti di ville, teatri, basiliche, acquedotti e monumenti funebri di epoca romana. Lo storico Procopio, dopo averla percorsa nel 535, la ritiene «degnissima di spettacolo» per la sua bellezza e per l’ottimo stato delle sue pietre di basolato: connesse e levigate. La via prende il nome da Appio Claudio, il censore che nel 312...