Nata Callie Russell Porter a Indian Creek (Texas) nel 1890, Katherine Anne Porter è stata una scrittrice e giornalista americana. I suoi genitori si erano trasferiti in Texas prima della guerra civile e la madre morì di parto quando Katherine aveva solo due anni. Venne educata dalla nonna paterna, donna dai forti valori puritani che le raccontava spesso storie di famiglia che si ricollegavano alla guerra e furono le prime fonti di ispirazione a cui Porter attinse. Quando morì anche la nonna, la piccola Katerine fu affidata a un istituto religioso di New Orleans dal quale fuggì a 16 anni per sposare il primo marito, convertendosi al cattolicesimo per venire accettata dalla famiglia di lui. Il matrimonio però non durò e una decina di anni dopo Porter si trasferì da sola a Chicago con l’intento di entrare nel mondo del cinema. Riuscì a ottenere qualche piccola parte, ma dopo sei mesi decise di tornare in Texas. Nel 1915 ottenne il divorzio dal primo marito.
La sua carriera giornalistica ebbe inizio nel 1917, quando conobbe il proprietario del The Critic, giornale locale in cui ottenne una rubrica nella quale trattava gossip e critica teatrale. Passò poi a un altro giornale, il Rocky Mountain News, in cui si occupò di cinema e spettacolo; nel 1918 rischiò la vita a causa della febbre spagnola. Utilizzerà questa esperienza per il personaggio di Miranda nel suo romanzo del 1939 Bianco cavallo, bianco cavaliere. Dal 1919 iniziò a fare la” ghost writer” e la scrittrice per bambini, trasferendosi nel Greenwich Village, a New York. Entrò in contatto con molti intellettuali che la aiutarono a trovare occupazione in Messico come curatrice per una mostra di opere di Diego Rivera. Ha così inizio un periodo di oltre dieci anni in cui Porter viaggia tra Messico e Stati Uniti. La scrittrice aveva una sorta di amore-odio per il Messico, che considerava simile al suo Texas. Il Messico verrà infatti utilizzato spesso come sfondo per le sue storie, per esempio in Maria Conception (1922).
Il 1926 è l’anno del suo secondo matrimonio, con un disegnatore di interni che era più giovane di lei di dieci anni. La coppia si trasferì in Connecticut ma il matrimonio fu disastroso sia per la produzione letteraria dell’autrice, sia per la sua salute fisica, in quanto Porter contrasse dal marito la gonorrea e fu costretta a subire un’isterectomia. Ciò lasciò una grande cicatrice psicologica nella donna, che avrebbe voluto essere madre. In questo periodo conobbe altri importanti intellettuali dell’epoca, come Robert Penn Warren o Ford Madox Ford. Trascorse anche circa sei mesi presso una fattoria nel Connecticut di proprietà della poetessa Genevieve Taggard e di suo marito, lo scrittore Robert Wolf. Tutto ciò fu importante dal punto di vista artistico, perché permise a Porter di non abbandonare la scrittura, nonostante i suoi recenti traumi. Nel 1927 partecipò, insieme ad altri importanti intellettuali del tempo, alle proteste di Boston organizzate contro l’esecuzione di Sacco e Vanzetti. Fu arrestata e assieme ad altri subì un processo, ma furono tutti assolti e liberati. Accettò poi l’offerta di scrivere la biografia di Cotton Mather, personaggio clou per la vicenda delle streghe di Salem, e quindi si trasferì nell’omonima città fino all’inizio del 1928. Fu un periodo molto produttivo, in cui scrisse due racconti – Magic e The Jilting of Granny Weatherhall – pubblicati nella rivista letteraria Transition.
Si ammalò e grazie all’aiuto di alcuni buoni amici trascorse un breve periodo di convalescenza nelle Bermuda, dove cercò di scrivere la biografia di Mather, ma senza successo. Tornata a New York, grazie al sostegno del suo compagno dell’epoca – il critico letterario Matthew Josephson – pubblicò la raccolta di racconti Il pesco di Giuda (1930) per la rivista Hound & Horn. Nell’estate del 1931 intraprese una crociera verso l’Europa assieme al suo compagno Eugene Dove Pressly. Durante il viaggio, la scrittrice tenne una sorta di diario che servì da ispirazione per il suo unico romanzo, La nave dei folli (1962), da cui venne tratta anche l’omonima pellicola del 1965. Dopo aver girato l’Europa, la scrittrice si trasferì a Parigi, dove il compagno avrebbe lavorato per l’ambasciata americana. I due si sposarono nel 1933 ma l’idillio ebbe vita breve e già nel 1936 si separarono; Porter si trasferì di nuovo in America, precisamente in Pennsylvania, dove nello stesso anno portò a termine due romanzi brevi (Old Mortality e Vino di Mezzogiorno). Dopo avere ottenuto il divorzio, soggiornò poi in Michigan presso il suo amico Allen Tate, grazie al quale conobbe Albert Erskine, studente alla Louisiana State University e collaboratore della rivista letteraria The Southern Review che sarebbe diventato il suo quarto marito.
La scrittrice scelse l’Università del Maryland, dalla quale aveva ricevuto una laurea “ad honorem”, per creare la sua biblioteca personale, donando degli scritti personali. La sua casa in Texas divenne un museo. Inoltre, la Southwestern Writers Collection della Southwest Texas State University contiene una ricetta scritta di suo pugno per la “Mole Poblana”, il piatto tradizionale messicano, con chili e cioccolato. Dopo una vita lunga e avventurosa, Katherine Anne Porter morì nel Maryland nel 1980. Le sue ceneri vennero sepolte a Indian Creek, accanto alla tomba di sua madre.
In conclusione, oggi Katherine Anne Porter è considerata la più importante scrittrice texana, con opere appartenenti alla tradizione letteraria del sud degli Stati Uniti. Divenne famosa per il suo stile ricco di descrizioni e per le sue sottili osservazioni. Fu onorata di ricevere sia il premio Pulitzer che il National Book Award nel 1966. Fu inoltre candidata per ben tre volte al Premio Nobel per la Letteratura. L’autrice resta purtroppo ancora poco conosciuta in Italia, se non per la raccolta di alcuni suoi racconti intitolata Lo Specchio Incrinato, edita da Bompiani e tradotta da Giovanna Granato.

Beatrice D'Angelo
Nata a Messina, laureata in Lingue e Letterature Straniere, attualmente sta studiando per conseguire il titolo magistrale. Ama la musica, la storia, il buon cibo e la buona compagnia. Le piace catturare paesaggi con la sua macchina fotografica. Sfrutta ogni occasione per imparare qualcosa di nuovo e per viaggiare, soprattutto in treno.