ArtePrimo PianoL’installazione “Ballerina” di Angelo Bonello illumina Vivid Sydney, festival di luci e musica

Nicoletta Provenzano23 Maggio 2019
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Dal 24 maggio al 15 giugno torna per le strade di Sydney il festival di luci e musica Vivid Sydney, arrivato alla sua undicesima edizione. La manifestazione della metropoli australiana unisce installazioni luminose, musica, performance, nuove tecnologie, design, spettacolo e progettualità culturali e commerciali di ampio respiro. Dal quartiere di The Rocks alla Sydney Opera House e al Royal Botanic Garden, per una estensione di 2 km, prende vita la brillante Light Walk.

L’edizione del 2019 presenta, tra le più incantevoli installazioni luminose, Ballerina dell’artista torinese Angelo Bonello: una occupazione urbana in movimento che rappresenta la danza di una ballerina fermata in una sequenza di 20 sagome sfavillanti, grandi tre metri, che si alternano ritmicamente seguendo le dolci note di un carillon.

photo di Angelo Bonello

L’incanto della danza e la sua leggiadria, fin dall’antichità, mantiene una valenza magico-simbolica per tutta la comunità, infondendo equilibrio ed armonia tra l’essere umano e lo spazio circostante, nell’accordo formale dei movimenti del corpo con la melodia che la sostiene e le dà vita.

L’artista Angelo Bonello, con il suo gruppo di lavoro Kitomb Project, attraverso contaminazioni linguistiche – principalmente luce, suono, teatro, scultura, architettura – progetta lo spazio urbano elaborando spettacoli ambientali e percorsi scenici dove la luce è protagonista e caratterizza il paesaggio circostante, che diviene teatro naturale per le sue opere. Le sue sculture luminescenti riescono ad inserirsi nello spazio cittadino valicando i limiti strutturali di un abitato per connettersi con il luogo immaginifico personale di ognuno.

photo di Angelo Bonello

L’installazione luminosa site specific Ballerina, sviluppata nell’antico quartiere di The Rocks per una lunghezza di 80 metri, in omaggio al sogno della danza e all’Opera House (tempio della musica e delle arti in Australia nonché Patrimonio dell’umanità UNESCO), richiama il nostro immaginario infantile, incantato da scatole segrete in cui figurine automatizzate girano su se stesse al suono di delicate note musicali.

photo di Angelo Bonello

Il carillon con la sua ballerina danzante diviene, nell’elaborazione tecnico-artistica di Angelo Bonello, un dispositivo luminoso lieve ed aggraziato che poggia le punte su di un cielo notturno, creando una coreografia sincronica e ciclicamente ripetuta, un movimento intermittente coordinato alla musica che l’accompagna: una composizione originale di Davì Lamastra.

photo di Angelo Bonello

In questa atmosfera fiabesca, la città si libra nel cielo stellato in un passo di danza, lasciando i pensieri scorrere leggeri tra le piroette, i brisé volé, i croisé, i développé e l’arabesque. Le evoluzioni di questa ballerina, quasi una “fatina” delle fiabe, portatrice di eleganza e poesia, si inserisce come un soffio romantico in una città estremamente moderna e futuristica, ponendo l’accento sul dialogo tra una realtà d’altri tempi e la contemporaneità all’insegna della sperimentazione.

photo di Angelo Bonello

Nel festival della luce, dell’innovazione e della creatività le sculture luminose di Bonello abbracciano un sogno di bimba e lo portano nella spettacolarità teatrale delle industrie creative, mantenendo una delicata suggestione.

photo di Angelo Bonello

 

 

Nota biografica:

Angelo Bonello è nato a Torino. Si è interessato alla pittura e alla scultura fin dall’infanzia, sotto la guida dell’artista impressionista Sergio Manfredi. Successivamente ha incontrato l’artista Antonio Carena, da cui ha appreso le arti astratte e concettuali prima di approdare alla Techno-Art con Piero Gilardi. Allo stesso tempo si dedica negli anni a un lungo percorso di ricerca nella cultura e nell’arte. Si interessa alle arti figurative e astratte, alle arti performative e multimediali.
Angelo Bonello concepisce lo spazio urbano come un grande palco che ospita spettacoli ambientali e installazioni luminose che si incastrano perfettamente nel paesaggio, portando la land art su un piano onirico. Elabora una sensibilità visiva e una cifra stilistica basata sullo stravolgimento dimensionale dello spazio scenico e del paesaggio. Un palco che oltre al piano orizzontale prevede anche la proiezione aerea.
Nel 1997 si stabilisce a Roma, dove conosce Alberta Nunziante e insieme fondano Kitonb Project. Continua a esplorare il mondo, ma è da Roma che pensa e crea gli oltre 150 progetti, realizzati in 40 paesi.

Nicoletta Provenzano

Nata a Roma, storica dell’arte e curatrice. Affascinata dalle ricerche multidisciplinari e dal dialogo creativo con gli artisti, ha scritto e curato cataloghi e mostre, in collaborazione con professionisti del settore nell’ambito dell’arte contemporanea, del connubio arte-impresa e arte-scienza.