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Samuel Beckett e la sua ferace produzione drammatica si sono rivelati estremamente ostici da decodificare nella loro ermetica immediatezza, violentemente astratti, ostili a qualsivoglia durevole tentativo interpretativo. Opera antesignana di una necessità letteraria contemporanea: il rifiuto perentorio di ogni determinazione. Il filosofo dacio Costantin Noica, infatti, ascrive la suddetta negazione a un morbo ontico, celato ma alquanto manifesto a un osservatore acuto e costituente lo spirito umano, da egli denominato “ahoretia”. Il termine “horos” in...