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A Veio, nel comune di Roma, ha sede un abitato etrusco di grande rilevanza, le cui strutture principali risultano alquanto peculiari. Il pianoro non sembra abitato prima dell’inizio dell’Età del Ferro, come evidenziano gli scavi che mostrano un’occupazione a piccoli gruppi dislocati su tutto il perimetro, generalmente nei pressi delle zone marginali. Per questo periodo, si può immaginare un’articolazione dello spazio secondo diversi quartieri autosufficienti, cioè costituiti ciascuno da strutture abitative, produttive e luoghi per...

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Situato sulla sommità del Monte Sant’Angelo, il Tempio romano di Giove Anxur è uno dei monumenti simbolo di Terracina, sulla quale domina maestoso dall’alto dei suoi 227 metri d’altezza. Il Monte in questione, noto anche come Monte Giove (per i Romani Mons Neptunius), costituisce l’ultima propaggine dei monti Ausoni, che qui toccano – per la prima e unica volta – il mar Tirreno, chiudendo a sud la pianura pontina. Sulle sue pendici meridionali era sorto...

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Numerosi resti ossei di corvidi sono stati ritrovati in diversi siti dell’Età del Ferro in Gran Bretagna e nel resto d’Europa. Negli ultimi decenni, molteplici autori hanno sostenuto che gli uccelli fossero sepolti deliberatamente e che i corvi, in particolare, rappresentassero un importante elemento nella deposizione di materiale culturale. Una serie di sepolture animali, comprendente corvi, è stata recentemente identificata nei pozzi del sito di Dorchester, evidenziando il ruolo delle deposizioni di animali nella Britannia...

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Il sito di Lugo di Grezzana, situato ai piedi dei Monti Lessini (in provincia di Verona), ha restituito un importante abitato attribuibile alla cultura di Fiorano, interpretato come luogo di lavorazione e distribuzione della selce. Il deposito archeologico si situa a quota 280-305 metri sul livello del mare, su di un terrazzo fluviale del torrente Progno. L’area è caratterizzata dal rinvenimento di strutture stabili e articolate con funzioni abitative e artigianali. La fase più antica è...

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I suoni che le lettere etrusche esprimono possono essere compresi perché il sistema di scrittura utilizzato è un adattamento di quello che, a partire dal IX secolo a.C., circolava nel Mediterraneo. Secondo le testimonianze delle fonti scritte latine lasciateci da Tacito e Plinio, la scrittura fu introdotta in Etruria nella seconda metà del VII secolo a.C. per opera del corinzio Demarato; eppure, le più antiche iscrizioni – nelle quali si avverte la coesistenza di segni...

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Nel territorio tra Piacenza e Reggio Emilia sono state rinvenute circa 230 sepolture pertinenti alla cultura dei Vasi a Bocca Quadrata (VBQ), ma esistono alcune testimonianze funerarie che hanno suscitato un particolare interesse per la loro particolarità. Le datazioni sono state eseguite su reperti ossei umani e hanno indicato un arco cronologico di riferimento compreso tra il primo secolo e l’ultimo quarto del V millennio BC. Le aree funerarie sono rappresentate da tombe disperse o...

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Il Vaso o Bicchiere Campaniforme è un fenomeno che interessa tutta l’Europa e prende il nome dal caratteristico recipiente che ricordava agli archeologi dell’Ottocento una campana rovesciata. Esso presenta un profilo solitamente sinuoso e veniva realizzato con un impasto ceramico fine, spesso dal colore rossastro. La caratteristica di maggior rilievo è la ricchissima decorazione, quasi sempre disposta a fasce orizzontali, ottenute con la tecnica a cordicella, a pettine o a incisione, e organizzata secondo differenti...

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Fin dall’Età del Bronzo, la spada è stata l’arma più pregiata e caratteristica della nobiltà. La produzione di questo tipo di armi è stata contraddistinta dalla ricerca di efficacia e bellezza, tanto da dare vita a miti incentrati sulla spada o, per meglio dire, su alcune spade particolarmente famose. Si narra, infatti, di spade che conferivano ai loro proprietari poteri soprannaturali – come Excalibur, donata a Re Artù dalla Signora del Lago e alla sua...

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L’abitato di Sorgenti della Nova – situato in provincia di Viterbo, nel cuore dell’Etruria meridionale, al confine tra Lazio e Toscana – risulta articolato secondo una diversificata tipologia costruttiva; infatti sono presenti sia grotte artificiali, sia abitazioni a pianta ellittica con fondazioni su canalette, sia una struttura a fossato monumentale, e anche alcune capanne a base incassata, scavate nella roccia di base. Il sito si ergeva su una rupe di origine vulcanica, con versanti scoscesi,...

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Era il 1872 quando il barone ungherese Jenö Nyári, ciambellano dell’imperatore d’Austria e Ungheria, donò al Museo Correr di Venezia una parte della sua collezione di antichità provenienti dal sito slovacco di Mad’arovce, tra cui una misteriosa tavoletta rinvenuta durante gli scavi condotti pochi anni prima. Caratterizzata da una forma subrettangolare con spigoli arrotondati, la tavoletta ha un foro all’estremità superiore della faccia principale, una doppia incisione orizzontale che continua fino all’altra faccia e un...