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Tra i saggi di Jorge Luis Borges, uno dei più belli è proprio quello dedicato alla Divina Commedia, un libricino che la critica ha molto apprezzato proprio per le riflessioni a cui spinge il lettore. Borges è senz’altro uno dei più colti e geniali pensatori del Novecento, e quello che scrive in quest’opera – che tutto vuol essere fuorché un trattato scientifico – è una concreta manifestazione del suo immenso amore per Dante Alighieri. Il suo...

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Il rapporto tra padre e figlio è da sempre, al contempo, uno tra i più interessanti snodi letterari, un aspetto sempre presente e un costante ritorno nelle opere artistiche di ogni civiltà. In questa sede, inevitabilmente, occorre operare una stringente selezione, ma sarebbe quanto mai interessante costruire dei parallelismi tra culture lontane, finanche antitetiche, solamente per scoprire come, tra le tante differenze, vi siano delle costanti, dei temi in comune. Questo perché ogni società attraversa...

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In poesia e in prosa, fin da quando si è piccoli e si iniziano a muovere i primi curiosi e incerti passi nel mondo dei libri, ci si imbatte subito in una figura retorica usata e strausata sin dalle origini della letteratura antica: si parla, naturalmente, della signora metafora, che indica – proprio come vuole l’etimologia – un trasferimento di significato. Dire qualcosa in senso figurato e, nella finzione, rendere la realtà meglio di quanto...

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Gli avvenimenti degli ultimi anni hanno portato gli uomini a interrogarsi sulla propria natura e a riflettere sulla sostanziale caducità della propria esistenza. Gli intellettuali affrontano da sempre questa tematica nelle loro opere, avviando riflessioni detentrici di interrogativi sconfinati e irrisolvibili. La poesia, come al solito, intercetta i dilemmi dell’animo, rendendoli materia di versi ed eternando le domande che connotano endemicamente l’uomo e la sua profondità. L’immagine degli uomini come le foglie percorre – in...

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«Rivestì di bronzo lucente e per prima cosa intorno alle gambe adattò le gambiere, belle, rinforzate d’argento sulle caviglie, poi allacciò intorno al petto la corazza che un giorno gli aveva donato Cinira re di Cipro; aveva dieci strisce di smalto nero, dodici d’oro, venti di stagno, serpenti di smalto azzurro si snodavano verso il collo, tre da ogni lato, simili all’arcobaleno che Zeus dispone sopra le nuvole come segno d’augurio per i mortali. Assicurò alle spalle...

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Nel canto IX dell’Odissea, Ulisse – dopo essersi lasciato trasportare e commuovere dall’aedo Demodoco, su esplicita richiesta del re Alcinoo – rivela la sua vera identità e dà inizio al racconto delle peripezie vissute fino a quel momento. Nella narrazione, si sofferma anche sull’episodio dei cosiddetti Lotofagi, uomini – dimoranti sulle coste della Cirenaica – abituati a cibarsi del dolcissimo frutto del loto. I compagni di Ulisse assaggiano il fiore, rimanendo sostanzialmente narcotizzati e perdendo...

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Quando ci si immerge nello studio dell’Antichità, non si può non constatare quanto i poemi omerici siano fonte inesauribile di motivi chiave per cogliere l’essenza delle civiltà passate. Partire da Omero, tracciando un percorso cronologicamente omogeneo, significa recuperare gocce di mondi non così dissimili dal nostro e approfondirle alla luce di apporti successivi. Nelle pagine dell’Iliade e dell’Odissea non sembra affiorare una netta distinzione tra i Greci e gli altri. Certo, viene narrata una lunga...

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La mitologia greca abbonda di grandi personaggi e di bellissime storie, che non mancano di essere interessanti, nonché di ispirazione, ancora adesso, a distanza di tantissimi anni. Una prova, se vogliamo, della potenza di certe immagini e di certe culture, che finiscono con l’essere maestre di letteratura per tutte le civiltà successive. Nel libro di Antonio Tabucchi Di tutto resta un poco, c’è un saggio che si intitola Orizzonti, tra i più interessanti di questa raccolta,...

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Possiamo vantare di un lessico – quello italiano – incredibilmente ricco, significativo e corposo a tal punto da risultare quasi terroso (non a caso “umano” e “humus” possiedono la stessa radice). Le parole di cui la lingua italiana si compone non sono metafisiche; sono opulente, massicce e legate tra loro da una serie di rimandi semantici, concettuali e spesso emozionali. Parliamo, per esempio, di riconoscimento: lo illustra Aristotele all’interno della Poetica. Come suggerisce l’origine greca...