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«I have been here before» («sono già stato qui»): così Dante Gabriel Rossetti ci apre una finestra sui propri più reconditi ricordi. Il poeta riesce, con dei brevi ed efficaci versi, a dipingere quella sensazione di disorientamento che colpisce tutti e che lascia quasi sgomenti. Si parla di quel momento in cui, nel quotidiano susseguirsi degli eventi, una parola, un colore, un oggetto, possono dare alla mente l’impressione che siano già stati visti, sentiti, vissuti...

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Elizabeth Siddal, prima di essere la Beatrice di Rossetti, è l’Ofelia più celebre nella storia dell’arte. L’allora diciannovenne Lizzie posò per John Everett Millais immersa nell’acqua completamente vestita e, nonostante gli accorgimenti del pittore, che aveva posto sotto la vasca delle lampade ad olio, il risultato fu un grave raffreddore per la fanciulla. Malgrado il retroscena così poco poetico, l’esito ottenuto è uno dei dipinti più noti ed evocativi dell’arte moderna: il volto di Ofelia...