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Vent’anni fa, il 20 dicembre 1999, ci lasciava il regista Riccardo Freda. Nella monografia dedicata a lui proprio quell’anno per Bulzoni, Steve Della Casa riporta un gustoso aneddoto raccontato da Carlo Lizzani e che lo vede protagonista con Giuseppe De Santis all’uscita sala di Aquila Nera (1945): «Ci divertimmo da matti, ed era l’anno di Roma città aperta. Poi uscimmo dal cinema e De Santis continuava a ripetere: allora anche noi siamo capaci di fare...

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Poco più di dieci anni fa, il 16 settembre 2009, ci lasciava Luciano Emmer: classe 1918, milanese, cominciò con una serie di documentari d’arte con l’amico Enrico Gras nel secondo dopoguerra e presto si fece notare da Sergio Amidei, che per lui scrisse e produsse Domenica d’agosto (1949). Emmer fu autore, nel decennio successivo, di una serie di commedie popolaresche (qualcuno lo cita, insieme a Renato Castellani e Luigi Comencini, quando si parla di Neorealismo rosa)...

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Settant’anni fa usciva nelle sale Catene (1949) di Raffaello Matarazzo e con questa pellicola si apriva una nuova fase del cinema popolare italiano, ispirata al “feuilleton” ottocentesco, ma derivata direttamente dalla spinta neorealista delle stagioni precedenti. Infatti, se la produzione privilegia ancora storie d’amore, seduzioni, eroismi e delitti passionali in trame costruite quasi sempre intorno a un processo giudiziario, è pur vero che agli intrighi in costume si sostituiscono all’istante drammi di ambientazione contemporanea, tra...

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Caccia al tesoro (2017) è stato l’ultimo di 60 film (se si contano solo le uscite in sala) girati da Carlo Vanzina prima di lasciarci, nel luglio del 2018. Il fratello Enrico, co-sceneggiatore e compagno di molte avventure non solo cinematografiche, ha quindi proseguito da solo nel portare alta la bandiera del loro nome. Questa pellicola è l’ultima di una serie di commedie realizzate dal 2010 a oggi; il suo finale, riguardato oggi, ha qualcosa...

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Il nuovo millennio dei fratelli Vanzina si apre con una scommessa, perché Quello che le ragazze non dicono (2000) è un film che nessuno si aspettava, dalla genesi particolare e dai caratteri sfumati. «Un po’ commedia, un po’ dramma, come la vita», ha spiegato Carlo. L’intenzione era raccontare una storia tutta al femminile, mostrare le giovani italiane di quel momento storico, in una Milano lontana dai soliti luoghi comuni. Ma era anche il tentativo di...

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Lo sguardo di Carlo ed Enrico Vanzina sull’italiano medio di vent’anni fa, veicolato da alcune pellicole esemplari in questo senso, non poteva prescindere dalla solidità data dalla distribuzione Medusa-Mediaset. Ma, al di là dell’aspetto commerciale, la loro produzione degli anni Novanta presenta alcune peculiarità estetiche da non sottovalutare. Prima fra tutte, la questione nostalgica già esplorata nel decennio precedente con Sapore di mare (1983), e cioè l’idea che proponendo non tanto un’epoca quanto l’immaginario da...

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Senza Enrico Vanzina non ci sarebbe mai stato Mediterraneo (1991) di Gabriele Salvatores. Ci credereste? Eppure è la verità. A quel tempo, infatti, lo sceneggiatore romano, autore col fratello Carlo di pellicole come Vacanze di Natale (1983) e Yuppies (1986), era stato nominato direttore di produzione della Penta Film, società nata da un fragile sodalizio fra il gruppo Berlusconi e la famiglia Cecchi Gori e dall’assorbimento temporaneo della Medusa Distribuzione. L’idillio non durò molto, ma...

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Nel meraviglioso libro-intervista ai fratelli Vanzina curato da Rocco Moccagatta – Carlo & Enrico Vanzina: artigiani del cinema popolare (Bietti, 2018) – si conclude la chiacchierata sugli anni Ottanta con un aneddoto prezioso riguardante il biennio ’88-’89, in cui i due approntarono l’organizzazione di una serie di film televisivi per Fininvest affidati a sei registi pesi massimi (anche se ormai a fine carriera) quali Dino Risi, Alberto Lattuada, Nanni Loy, Mario Monicelli, Luigi Magni e...

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Lui (Luca Marinelli) e Lei (Linda Caridi) s’incontrano a una festa e s’innamorano. Nel corso della pellicola assisteremo all’evoluzione del loro rapporto: dalla passione iniziale, alla crisi dovuta all’inevitabile routine, ai tradimenti, alla rottura e al ritrovamento, in quella che potrebbe sembrare una banale storia d’amore rivista al cinema centinaia di volte. Eppure Ricordi?  (2018) di Valerio Mieli è molto di più: è poesia che incontra il linguaggio cinematografico. È romanticismo non edulcorato. È flusso di...

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Nel tentativo di volgere agli esordi di Michelangelo Antonioni uno sguardo quanto più definitivo possibile, Lorenzo Cuccu introduce il documentario Gente del Po (1943-1947) affermando che si tratta di un film importante per i futuri sviluppi del Neorealismo. Inoltre, secondo lo studioso, non sarebbe casuale la simultanea realizzazione, sull’altra sponda del fiume, dell’esordio viscontiano. Le due opere acquistano così una sorta di specularità, compensandosi nella proposta di un percorso estetico di riscoperta dei luoghi in...