Catullo, autore di versi pregni di raffinatezza formale e imbevuti di voluttuosa carica magmatica, amò l’ambigua Lesbia, molto probabilmente identificabile con Clodia, sorella del celeberrimo tribuno della plebe Clodio. Con intensità e vigore, il poeta veronese introdusse la sofferenza amorosa nel panorama culturale dell’austera Roma, aprendo la strada a un filone fortunatissimo in cui si inserirono i poeti elegiaci. Catullo, infatti, verrà ripreso e riadattato, costituendo un punto di riferimento efficacie e incisivo. Al centro...