ArtePrimo Piano“Scultografie” di Daniele Papuli: sensorialità della carta in mostra a Lecce

Nicoletta Provenzano29 Settembre 2020
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La mostra Scultografie di Daniele Papuli, a cura di Carmelo Cipriani, ospitata e promossa dalla Fondazione per l’Arte e le Neuroscienze F. Sticchi di Maglie (Lecce), coinvolge l’osservatore in un percorso cognitivo-sensoriale, in una ricerca che avvicina neuroscienza e arte contemporanea, attraverso una lettura innovativa, estetica ed emozionale sostenuta e sviluppata dalla Fondazione.

Prima esposizione dell’artista nella sua città natale, Scultografie è un itinerario tra linguaggi di carta plasmato in forme primigenie, in stratigrafiche conformazioni terrestri, in corpi articolati e screziati che evocano fluttuanti incanti.

La carta nel suo significato etimologico porta con sé la storia della scrittura, la profondità di un codice inciso, inizialmente su tavolette, e si lega indissolubilmente al termine “grafia”, che trova origini molteplici nelle radici linguistiche greche, gotiche, slave e latine, assumendo su di sé i lessemi scrivere, scavare e incidere.

Una materia leggera che volteggia in un soffio, nella sua flessibile ed esile struttura accoglie grandi intimità, inconfessabili segreti, progettazioni, sogni, proclami, temi leggiadri e dilettevoli, argomenti severi ed ardui, ma diviene anche elemento primo che sostiene e libera l’insieme delle proprie membra, l’elasticità e potenzialità della propria conformazione.

Daniele Papuli utilizza la carta come materia artistica, come principio espressivo che spazia in forme sinuose, in vertiginose verticalità, arrivando a strutture e installazioni scultoree che uniscono in campo sensorio apparizioni tattili e pensieri visivi.

Daniele Papuli, Pual Blu, installazione, Fondazione per l’arte e le neuroscienze F.Sticchi, Maglie (LE)

L’attività scultorea di Daniele Papuli ha preso origine dalla resistenza e fermezza della pietra, dalla fibra tenace ed elastica del legno, dalla lavorabilità e trasformabilità del gesso, fino a giungere alla carta, alle sue proprietà ottiche, alla sua porosità e opacità, alla permeabilità e alla docile consistenza.

L’artista governa questo corpo malleabile e fluido, ordinando e disponendo fogli singoli e risme, libri e giornali, tasselli e cartoncini, in moti ondulatori che si racchiudono in perimetri circolari o in estensioni aeree, angolazioni frastagliate o rotondità dal cuore lavico, fluttuanti anatomie dagli echi acquatici, permeate di profondità oltremare.

Daniele Papuli, Stondi, Cartangolo, installazione, Fondazione per l’arte e le neuroscienze F.Sticchi, Maglie (LE)

Gli elementi scultorei, o scultografici come li definisce l’artista, delineano lo spazio direzionandolo in volteggi sospinti dal vento, confidente silenzioso dei racconti racchiusi in ogni rilegatura, saggi e memorie lasciati indugiare nell’aria, affidati allo sguardo che ne cattura le inesplicabili nature e autenticità come nell’installazione Librivisionomie.

Daniele papuli, Librivisionomie, installazione, Fondazione per l’arte e le neuroscienze F.Sticchi, Maglie (LE)

Nell’opera Intondo R&B fondali purpurei sono una pluralità di linee curve racchiuse in un nucleo di volute che si riuniscono in una ritmata e sontuosa ciclicità.

Daniele Papuli, Intondo R&B, 2020, Scultografie, Fondazione per l’arte e le neuroscienze F.Sticchi, Maglie (LE)

In Talea Vaso Scultura l’elemento di design si congiunge alla creazione artistica in ibridazioni germogliate da materia residuale, assemblata in vibranti ordinamenti floreali.

Daniele Papuli, Talea vaso scultura, 2020, Scultografie, Fondazione per l’arte e le neuroscienze F.Sticchi, Maglie (LE)

Cartoframma è un flusso agile ed elegante che discende in interminabili e lucenti movimenti ondosi che si estendono in circolarità flessuose una volta arrivate a terra, propagandosi come una marea lagunare.

Daniele Papuli, Cartoframma, 2013 – 2014, dettaglio, Fondazione per l’arte e le neuroscienze F.Sticchi, Maglie (LE)

Le opere della serie Tursi si rivelano nella loro coesione e solidità, tendendosi verso l’alto, oltre i limiti della propria precarietà, in una ascensione morbidamente reclinata o in una salita rettilinea e ardita, quasi dimentica della sottilissima e cedevole corporeità di cui si compone.

Daniele Papuli, Tursi, 2014 -2018, Scultografie, Fondazione per l’arte e le neuroscienze F.Sticchi, Maglie (LE)

La mostra Scultografie di Daniele Papuli è una liberazione e celebrazione della materia, un confronto e una tenzone con le sue leggi che incontrano inattese potenzialità e tangibili visioni. Visitabile dal 10 settembre al 23 dicembre 2020, l’esposizione è accompagnata da un catalogo edito dalla Fondazione contente il testo critico di Carmelo Cipriani e la presentazione artistico-scientifica di Francesco Sticchi.

 

Nota biografica:

Daneile Papuli scopre la passione per la carta a Berlino all’inizio degli anni Novanta, in occasione di un workshop internazionale e nel ‘96 si diploma in scultura presso l’Accademia di Brera. A questo periodo risale l’incontro con l’editore Vanni Scheiwiller che gli affida la produzione di fogli realizzati a mano per il libro d’arte in 300 esemplari Trittico, tre poesie di Wislawa Szymborska, tre collage di Alina Kalczynska. L’esplorazione della materia cartacea procede con edizioni numerate, impianti scenografici, installazioni e pezzi unici che dialogano con le molteplici esperienze del design contemporaneo e danno luogo alla collaborazione con noti marchi moda (Missoni, Hermès), con la galleria Dilmos di Milano, alla partecipazione al circuito itinerante mondiale The New Italian Design promosso dalla Triennale di Milano e al più recente progetto realizzato con l’architetto Michele De Lucchi in occasione dell’iniziativa DoppiaFirma promosso dalla Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, ma anche coinvolgimenti nelle attività progettuali e di laboratorio dedicate al mondo dei bambini, per la Triennale e il Muba di Milano. Con il marchio Uff design by Papuli (2012) firma i suoi oggetti di carta di piccolo formato, produzioni limitate per marchi di lusso come Neiman Marcus in Texas, New York e Skp nel Beijing a Pechino. Nel 2013 è finalista con opera Cartoframma al concorso indetto da Corriere della Sera Una copertina per la Lettura. Le sue opere sono state esposte presso MiArt (galleria Dilmos, Milano), ArtVerona e Arte Fiera a Bologna (galleria Colossi Arte Contemporanea, Brescia) e Art Wynwood a Miami, Art Karlsrhue, Wopart a Lugano e Contex Art Miami (galleria Stefano Forni, Bologna). Si definisce uno scultografo in continuo dialogo con le materie, lo spazio e i luoghi.

Nicoletta Provenzano

Nata a Roma, storica dell’arte e curatrice. Affascinata dalle ricerche multidisciplinari e dal dialogo creativo con gli artisti, ha scritto e curato cataloghi e mostre, in collaborazione con professionisti del settore nell’ambito dell’arte contemporanea, del connubio arte-impresa e arte-scienza.