Il Teatro Comunale di Bologna propone l’ascolto e la visione in podcast – per tre sabati consecutivi, alle ore 21.00 – di tre titoli d’opera andati in scena nella scorsa stagione. Restano ancora due appuntamenti, tutti da vivere.
Rigoletto – Giuseppe Verdi
Sabato 14 marzo 21:00
Melodramma in tre atti
Dal soggetto originale Le roi s’amuse di Victor Hugo, Giuseppe Verdi elabora la prima opera della cosiddetta “trilogia popolare” (insieme a Il trovatore e La traviata) in cui afferma il suo genio drammatico degli anni ’50 dell’Ottocento.
La censura al tempo vietò che venisse rappresentato un re libertino e il personaggio – Francesco I di Francia in Hugo – dovette essere sostituito con un anonimo Duca di Mantova (riconoscibile forse in un Vincenzo I Gonzaga). Ma il vero protagonista del dramma è Rigoletto, il buffone di corte, un buffone triste infuso di una potenza drammatica che non aveva precedenti nella storia dell’Opera. Attorno a lui si agitano le passioni degli altri personaggi: l’amore utopico e poi tradito della figlia Gilda, lo spavaldo e cinico duca di Mantova, la voluttuosa Maddalena, il doppio gioco dei cortigiani. Una vicenda destinata a finire in tragedia nel nome della vendetta “tremenda” ordita da Rigoletto per salvare l’onore della figlia. Sarà egli stesso, infatti, a subirne le conseguenze.
«Come gli eroi della tragedia greca anche Rigoletto è vittima del suo stesso disegno e non può fare nulla per modificare la situazione. La vendetta, tanto evocata e desiderata, cade su di lui, trasformandolo nell’eroe tragico di una modernità sorprendente, assoluta». È Rigoletto di Giuseppe Verdi secondo il regista Alessio Pizzech, che firmò l’allestimento dell’opera per il Teatro Comunale di Bologna nel 2016 e che adesso lo ripropone in una versione rivista e con costumi completamente rinnovati. «In questa edizione rivista – prosegue il regista – la deformità di Rigoletto è fisica. A causa di una malformazione il protagonista è impossibilitato a usare un braccio, che viene coperto da un elemento decorativo con cui per tutta l’opera egli gioca, esibendo e nascondendo questa deformità, facendola diventare il centro di uno spettacolo crudele e circense. In realtà l’emergere di questa deformità fisica, che rende difficilissimo per lui compiere anche gesti come accarezzare, baciare, portare qualcosa o abbottonarsi, rivela il dolore interiore vissuto da Rigoletto». Tratto dal dramma Le Roi s’amuse di Victor Hugo e rappresentato per la prima volta alla Fenice di Venezia nel 1851, Rigoletto incappò nella censura austriaca per le tinte fosche con cui tratteggia la corte di Mantova del XVI secolo tra loschi bassifondi, prostitute e sicari. Le scene dello spettacolo sono di Davide Amadei, i costumi di Carla Ricotti, le luci sono firmate da Claudio Schmid – riprese da Daniele Naldi – e i movimenti coreografici sono realizzati da Isa Traversi. Il Coro del TCBO è preparato da Alberto Malazzi. Insieme al Barbiere di Siviglia, Rigoletto è una delle due produzioni che il Teatro Comunale di Bologna porterà in tournée in Giappone a giugno: l’opera di Verdi sarà in scena alla Civic Hall di Nagoya il 15 giugno, alla Biwako Hall di Otsu il 18 giugno, alla Bunkamura Orchard Hall di Tokyo il 21 e il 23 giugno. La tournée è realizzata in collaborazione con la società Concert Doors Co. Ltd., che dal 1996 ha organizzato circa cinquanta tournée in Giappone insieme a teatri italiani ed europei.
Direttore: Matteo Beltrami, Regia: Alessio Pizzech
La traviata – Giuseppe Verdi
Sabato 21 marzo 21:00
Melodramma in tre atti di Francesco Maria Piave
Terzo capolavoro della trilogia popolare, La traviata è considerata una delle opere più significative del genio verdiano. Il soggetto è quello di Alexandre Dumas figlio, il discusso La dame aux camélias, che il compositore decide di ambientare coraggiosamente in epoca coeva. La prima rappresentazione, andata in scena alla Fenice di Venezia nel 1853, fu un clamoroso insuccesso non solo per la scarsa qualità dei cantanti, ma soprattutto per l’audacia del soggetto e la modernità della partitura. Qui Verdi elimina la consueta ouverture e compone due preludi orchestrali (al primo e al terzo atto) che descrivono in modo accurato e sottile l’atmosfera emozionale che andrà sviluppandosi in tutta l’opera. La storia tratta la vicenda amorosa di Violetta, smaliziata donna mondana, e Alfredo, suo spassionato ammiratore. Solo con lui la donna si scoprirà innamorata per la prima volta, ma ad opporsi alla loro unione dapprima sarà Germont, il padre di Alfredo, e poi la malattia che porterà Violetta inesorabilmente alla morte.
Direttore: Renato Palumbo, Regia: Andrea Bernard
Il barbiere di Siviglia – Gioacchino Rossini
Sabato 28 marzo 21:00
Dramma comico in due atti, Libretto di Cesare Sterbini
Composto in poco più di due mesi, Il Barbiere di Siviglia è considerato il capolavoro di Gioachino Rossini. La prima rappresentazione avvenne a Roma nel febbraio 1816 e fu probabilmente per il poco tempo a disposizione che si scelse come soggetto l’ormai consolidata commedia di Beaumarchais, la quale all’epoca era già stata messa in musica ben sei volte. Il Barbiere di Siviglia non fu da subito apprezzato dal pubblico, ma nel giro di poco tempo divenne simbolo stesso dell’opera buffa e dello stile rossiniano. La vicenda vede il susseguirsi delle comiche trovate di Figaro, il barbiere e factotum della città, per consentire a Rosina e al Conte d’Almaviva di convolare a nozze a dispetto della volontà di Don Bartolo, tutore della ragazza.
Direttore: Federico Santi, Regia: Federico Grazzini
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