É stata inaugurata ieri presso la Tevere Art Gallery di Roma l’interessante mostra collettiva Ti sento! Non essere sordo alle emozioni curata dalla storica dell’arte Francesca Masiero e patrocinata dal Movimento LIS SUBITO, dall’ISSR (Istituto Statale Sordi Di Roma), dal Gruppo Silis, dalla Cooperativa Le Farfalle, da Crei – Interpreti Lis, dall’Atelier del Granaio e dall’Anabasi.

Si tratta di una mostra bi-culturale poli-artistica che mette a confronto il mondo dei sordi e quello degli udenti e permette di scoprire il grande potenziale comunicativo di una lingua che – urge sottolinearlo – purtroppo non è ancora ufficialmente riconosciuta dallo Stato italiano. Si tratta di un linguaggio non solo gestuale ma visivo ed emotivo: la Lingua dei Segni Italiana (LIS).
Gli artisti, sordi e udenti, coinvolti nella mostra sono: il grafico, illustratore e fotografo Alessandro Arrigo che nelle sue opere Appunti di un ricordo si interroga sul suono; Re Barbus, pseudonimo di Vissia Giustarini, che mette al centro della sua ricerca – operata con gli strumenti del collage fotografico – la trasformazione, la capacità di adattamento e la rielaborazione; la prima compagnia di danza formata da ballerini sordi, The Silent Beat, presenti con la proiezione del trailer e la coreografia del docu-film Io segno un mondo che – attraverso il Metodo LISDA, ideato da Ambra Bianchini – hanno lo scopo di far conosce la sordità e la LIS attraverso la danza, facendo diventare visiva la musica che di per sé è uditiva; Marco Capellacci, illustratore e animatore sordo, che espone delle stampe tratte dall’originale libro Metterò zizzania nelle vostre case; Marco Verni – grafico, designer, illustratore e fotografo – che si pone l’obiettivo artistico di raccontare attraverso la fotografia il suo mondo silente ma ricco di immagini; la fotografa, giornalista e grafica Cristina Eidel, presente con Poetica Volume I, I colori del silenzio, Scala Maggiore; Konstantinos Papaioannou che espone delle interessanti fotografie in bianco e nero; la scrittrice e blogger Gina Scanzani che presenta alcune sue opere.



«Il silenzio non significa non sentire.
Non esiste per me quando disegno.
Per me il non sentire è un colore puramente bianco. Candido.
Blu è il cielo, verde è un prato, bianco è tutto ciò che non sento»
Marco Capellacci
Questi artisti raccontano il silenzio e la mancanza del suono attraverso collage, illustrazioni, lavori grafici e fotografie a colori e in bianco e nero; mettendo così in discussione le proprie certezze, aiutano a capire meglio il valore e il significato più profondo della parola e della comunicazione. Scoprire il mondo di chi non sente aiuta a riflettere criticamente su come, cosa e soprattutto quanto sentiamo. Questa innovativa mostra permette, inoltre, di soffermarsi sull’importanza della capacità di saper ascoltare il proprio interlocutore non solo a livello uditivo ma soprattutto emotivo.
«Vivo in un paese di udenti convinti che il segno uccide la parola. Siamo rimasti il solo ed unico paese a pensarla in questo modo e di questo mi vergogno!»
Ambra Bianchini
Ti sento! Non essere sordo alle emozioni
TAG – Tevere Art Gallery
Via di Santa Passera, 25 – Roma
Dal 17 al 19 febbraio 2020 h. 17.00 –19.00

Anna D’Agostino
Classe '93, laureata in Storia dell'Arte con una tesi in Museologia sull'arredamento dell'Ambasciata d'Italia a Varsavia dalla quale è scaturita una pubblicazione in italiano e polacco. Prosegue la ricerca inerente l'arredamento delle Ambasciate d'Italia nel mondo grazie a una collaborazione con la DGABAP del Mibact. É iscritta al Master biennale di II livello "Esperti nelle Attività di Valutazione e di Tutela del Patrimonio Culturale".