Spazio, soglia, visione d’orizzonti lontani, silenzio, rombo, poesia, lavoro, libertà, viaggio: ogni sguardo ha toccato il mare nelle infinite e incommensurabili vastità delle sue voci tramandate, custodite e prolungate dal tempo.

Il progetto partecipato Mare Magnum Nostrum di Gea Casolaro, a cura di Leonardo Regano, si immerge nella pluralità di percorsi rievocativi, nelle memorie e nei legami ancestrali con il Mediterraneo, mare tra le terre, crocevia antichissimo di civiltà, in cui ogni sguardo si immerge in un orizzonte sempre nuovo che ha costruito racconti, mondi, immaginari, storie, gesta, avventure, peripezie, vite eccezionali e comuni, ricordi.

Da intensità comuni e preziosi tracciati di memoria l’artista coinvolge, attraverso una call to action, chiunque voglia partecipare alla costruzione di una grande opera collettiva, nonché archivio fotografico, dedicato al Mediterraneo.
Mare Magnum Nostrum, opera in progress che si arricchirà ed estenderà in un viaggio erratico di circa un anno, verrà presentata in sedi espositive temporanee in cui il Mar Mediterraneo verrà narrato e reinterpretato in un’installazione ambientale che unirà il disegno del Mediterraneo alle fotografie, cartacee e digitali, inviate dal pubblico partecipante.
La prima esposizione si svolgerà dal 12 al 26 novembre 2020 nelle coste dell’orizzonte croato presso la Torre Sud-Est del Palazzo di Diocleziano a Spalato.

L’installazione, realizzata in collaborazione con Hulu – Split e Tihana Felić, Sandra Kapitanović, Kristina Tokić, Nora Gabrić, studentesse dell’Accademia di Belle Arti di Spalato e Fotoklub Split, è pensata come azione corale, in continua trasformazione, che indaga realtà e immaginari differenti, sguardi divergenti racchiusi nelle immagini raccolte, archiviate per un database visivo di panorami e prospettive plurali, ma connesse, a disposizione del pubblico e in continuo aggiornamento nel suo formato digitale e archivistico.
In una narrazione – storica e presente – sul mare e le sue coste, le immagini fotografiche entreranno a far parte di un’opera immersiva, orchestrata su un punto di vista molteplice e sfaccettato, dialogante con il tempo nei vissuti lontani, nei presenti più prossimi e lungo i tragitti a venire.

L’installazione itinerante toccherà altre realtà del Mediterraneo nel corso del 2021 e terminerà il tragitto in un luogo dalla valenza simbolica e dal profondo legame storico con il Mediterraneo: il Museo Nazionale di Ravenna, in cui l’opera completata verrà annessa alle collezioni.

Il pubblico partecipante invierà le proprie immagini fotografiche riguardanti il Mediterraneo (foto di vacanze, paesaggi, cronaca, arrivi e partenze con indicazione geografica e temporale, anche approssimativa), passate o presenti, sul sito internet dell’iniziativa, accompagnate da suggestioni e pensieri a queste relative. In una costante metamorfosi di conformazioni costiere, raccoglierà ogni mutamento, in uno sguardo collettivo che condivide una medesima presenza lirica, la visione di un limen percorribile.

Nicoletta Provenzano
Nata a Roma, storica dell’arte e curatrice. Affascinata dalle ricerche multidisciplinari e dal dialogo creativo con gli artisti, ha scritto e curato cataloghi e mostre, in collaborazione con professionisti del settore nell’ambito dell’arte contemporanea, del connubio arte-impresa e arte-scienza.