È incredibile quanto le nostre letture, specie estive, siano condizionate dalla mole di generi letterari che quotidiani e riviste – a turno – mettono sotto la luce dei riflettori, spesso ponendo alla ribalta argomenti e tematiche ormai sopite, dimenticate o accantonate. E così si aprono dei veri e propri filoni che spaziano dalle proposte della enciclopedia medica alle produzioni saggistiche o poetiche di quel tale autore, dalle letture classiche per ragazzi ai gialli o ai polizieschi, dalla vita di personaggi storici agli eventi che hanno segnato la storia dell’umanità. Proprio in quest’ultimo ambito, e in maniera non proprio forzata giacché ne ricorre il cinquantenario, va segnalato uno degli argomenti più attuali: l’allunaggio della navicella spaziale Apollo. Il 20 luglio del 1969, infatti, Neil Armstrong prima e Edwin Eugene Aldrin dopo toccarono la superficie lunare nel corso della missione nota come Apollo 11. Calata nel pieno della guerra fredda che, anche nello spazio, opponeva gli americani e i russi, la missione è stata senz’altro un evento spettacolare, seguita fra lo stupore generale dall’intero pianeta. E ha chiuso la partita, in quella che fu una vera e propria gara, a favore degli americani. La trattazione del tema, nel corso del tempo, ha interessato parecchi.
Già semplicemente la Luna come soggetto ha – fin dal più remoto passato – variamente ispirato scrittori di ogni sorta: le prime testimonianze risalgono al II secolo a.C., con Luciano di Samosata, per poi proseguire nel corso dei secoli con Dante Alighieri (e la descrizione del I Cielo nella Divina Commedia), con Ludovico Ariosto (che ne fa luogo di rifugio del senno di Orlando laddove il pianeta Terra è dominato invece dalla follia), con le descrizioni scientifiche in piena rivoluzione seicentesca di Galileo Galilei, con Giacomo Leopardi e via via fino a Italo Calvino che nella sua produzione letteraria ha largamente impiegato la materia lunare traendone probabilmente suggerimento dai suoi predecessori. Scrittori e studiosi di ogni nazionalità, non solo italiani ma anche americani (come Edgar Allan Poe per citarne solo uno), francesi (Jules Verne), russi (Isaac Asimov), inglesi (Daniel Defoe) hanno effettuato sul satellite viaggi immaginari con altrettanti fantasiosi mezzi di trasporto, fino ad arrivare a oggi: da ormai qualche mese non c’è libreria che non esibisca numerosi titoli a essa dedicati, dall’approfondimento scientifico (Patrizia Caraveo) a quello fantascientifico (Ian Mc Donald), da quello fotografico (Walter Ferreri) a quello investigativo (Umberto Visani). Non mancano poi i contributi dei giornalisti, passati e presenti (da Oriana Fallaci a Bruno Vespa), proposti recentemente o ripresentati, che vogliono o hanno voluto ripercorrere i tratti salienti dell’impresa, in alcuni casi anche attraverso le testimonianze dei protagonisti. Naturalmente, la carta stampata non è l’unica alternativa proposta: trasmissioni televisive, documentari o film sono altrettanto presenti con tanto di reportage, analisi storica e dibattiti fra quanti sono più o meno esperti in materia.
Quale che sia il mezzo impiegato, resta fermo il fatto che la Luna non smetterà mai di suscitare interesse: lo dimostrano le numerose missioni russe e americane, così come quelle più recenti cinesi e indiane, e lo dimostrano ancora i pochi fortunati milionari che – grazie all’iniziativa di alcune imprese di turismo spaziale – sono disposti a sborsare cifre enormi pur di assaporare il gusto di un viaggio nello Spazio e in orbita intorno all’unico satellite naturale del nostro pianeta. Ma anche senza decollare, la Luna non smetterà di esercitare il suo inevitabile fascino nemmeno su chi continuerà a osservarla tenendo i piedi per terra.

Monica Di Martino
Laureata in Lettere e laureanda in Filosofia, insegna Italiano negli Istituti di Istruzione Secondaria. Interessata a tutto ciò che "illumina" la mente, ama dedicarsi a questa "curiosa attività" che è la scrittura. Approda al giornalismo dopo un periodo speso nell'editoria.