LetteraturaPrimo PianoConsigli di lettura: “Le Origini del Male” di You-jeong Jeong

Giulio Valeri28 Aprile 2019
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Yu-jin ha ventisei anni. Una mattina si sveglia nel suo letto ricoperto di sangue. Scoprire a chi appartiene sarà un’amara sorpresa perché non ricorda cosa è successo la notte precedente. È questo il prezzo da pagare per non aver assunto gli psicofarmaci che tengono a bada l’epilessia. È questo il motivo per cui nella mente del ragazzo si alternano immagini che non riesce a interpretare. Nella confusione emerge però una consapevolezza:

 

Ho sempre avuto il dono di modificare una situazione per renderla comprensibile, anche se mia madre denigrava questa capacità, la chiamava mentire. In fin dei conti attenersi alla verità non è l’unico modo di raccontare l’accaduto.

 

A complicare la situazione interviene un personaggio per il quale Yu-Jin non nutre molta simpatia: sua zia, la psicologa che lo ha preso in cura in tenera età e che forse ha manipolato ogni momento della sua vita, impedendogli di fare ciò che avrebbe voluto realmente. Yu-Jin continua a riflettere: a chi appartiene l’orecchino di perla nella tasca della sua tuta? Chi è la ragazza di cui improvvisamente ha memoria?

Definita dalla critica come la risposta coreana a Stephen King, You-jeong Jeong è abile nel ricostruire dettagliatamente una psiche partendo da un breve pretesto narrativo che dilata secondo i tempi interiori della coscienza. Empatia, pietà, repulsione e condanna sono solo alcuni dei sentimenti che il lettore proverà durante l’immersione nella psiche di Yu-Jin, affascinante in quanto arguta e spaventosa.

Le Origini del Male è un thriller diverso dai best-seller del genere al quale gli autori anglofoni hanno abituato i lettori: non ci sono colpi di scena, né un’eccesiva accumulazione di situazioni narrative. Queste particolari caratteristiche lo rendono fruibile anche a chi non è interessato al thriller grazie alla sua qualità letteraria, che invita a riflettere sui molteplici aspetti di una psiche deviata e sulla seguente domanda: chi distrugge una vita imponendole determinate scelte è meno colpevole di un assassino?

Giulio Valeri

Ha studiato lingue, suonato con vari gruppi e viaggiato dalla Norvegia alla Nuova Zelanda. Cerca storie che lo stupiscano; non importa di che genere, purché abbiano qualcosa di interessante da dire.