CinemaMusicaPrimo PianoC’era una volta… Ennio Morricone

Redazione6 Luglio 2020
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È scomparso oggi, a 91 anni, il grande Maestro Ennio Morricone, compositore, direttore d’orchestra, musicista e arrangiatore. Vincitore di due premi Oscar, nel 2007 aveva ricevuto l’Oscar onorario alla carriera «per i suoi contributi magnifici all’arte della musica da film» dopo essere stato nominato per 5 volte tra il 1979 e il 2001. Nel 2016 aveva ottenuto il suo secondo Oscar per le partiture del film di Quentin Tarantino, The Hateful Eight, per le quali si era aggiudicato anche il Golden Globe. Si trattava, insomma, di un genio indiscusso che vantava collaborazioni internazionali tra cui quella con Sergio Leone e la cui produzione non si limita alle colonne sonore per film e serie TV, pur essendo queste ultime il centro della sua poetica. Le più celebri sono state scritte per note pellicole: Per un pugno di dollari, Mission, C’era una volta in America, Nuovo cinema Paradiso, Malena e molti altri capolavori.

Fu allievo di composizione di Goffredo Petrassi, uno dei grandi compositori contemporanei, con il quale studiò quella che definiva la “musica assoluta”. Come raccontò al cinquantatreesimo festival di Nuova consonanza dovette convivere con un rammarico: Petrassi lo rimproverò di aver messo da parte la “musica alta” per lavorare come compositore alla Rai, impiego con il quale evitava di «fare la fame». In onore agli insegnamenti ricevuti si impegnò a porre rimedio al tempo dedicato alla musica non assoluta e compose più di cento lavori che non avevano a che fare con il cinema. «Ho provato a recuperare quel “tempo perduto” di cui mi accusò Petrassi», ebbe modo di affermare il Maestro.

Circa due anni fa si erano tenute le celebrazioni Novant’Ennio per i novant’anni del compositore, con un concerto presso l’Accademia di Santa Cecilia e tanti altri festeggiamenti musicali. Durante la celebrazione, con grande umiltà, aveva dichiarato: «Io esisto perché qualcuno mi ascolta e ha preso in considerazione le cose che ho scritto per il cinema, un po’ meno quelle che ho scritto non per il cinema». Proprio l’anno scorso, durante il 60° anniversario della sua carriera, aveva tenuto gli ultimi concerti del 60 Years of Music World Tour, ospitati nella cornice dell’Arena di Verona, alle Terme di Caracalla e sulle mura di Lucca, al termine dei quali avrebbe preso congedo. Le sue musiche, cariche delle emozioni e dei messaggi di molti film a cui esse fanno da sostegno, aiuteranno a far sopravvivere le vecchie generazioni in quelle nuove e a renderlo, ora più che mai, immortale: «Io penso che, quando fra cento, duecento anni, vorranno capire com’eravamo, è proprio grazie alla musica da film che lo scopriranno».

 

Redazione

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