CinemaPrimo Piano“L’inquilino del terzo piano” di Roman Polański: tra inquietudini e dissociazione mentale
Dopo la parentesi più metodica del noir Chinatown (1974), ne L’inquilino del terzo piano (Le Locataire, 1976) – riadattato dal romanzo di Roland Topor Le Locataire chimérique – Roman Polański, con il supporto di Gérard Brach, torna a mettere al centro del suo interesse la psiche umana. Il terzo capitolo della cosiddetta “Trilogia dell’appartamento” prevede, infatti, ancora una personalità instabile intrappolata in una gabbia casalinga, in balìa delle vessazioni degli altri. Condomini, in questo caso;...