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Il 3 febbraio del 1820 John Keats scrisse a Charles Armitage Brown: «Conosco il sangue di quel colore! È sangue arterioso. Non mi inganna quel colore. Quella goccia di sangue è la mia garanzia di morte. Morirò». I sintomi della tubercolosi si facevano sempre più evidenti nel giovane poeta inglese e lui, che aveva studiato medicina – sebbene l’avesse poi abbandonata per scrivere – sapeva riconoscere tutti quei segni. Non restava che una scelta: trasferirsi...

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È il 1942 e due bambine, Denise ed Elisabeth, hanno perso entrambi i genitori, rimasti vittime nel campo di concentramento di Auschwitz, la mamma ad agosto e il papà a novembre. Le sorelline rimangono allora con la tutrice, che toltagli la stella gialla dai vestiti, le porta clandestinamente attraverso la Francia e le nasconde in un convento e poi in diverse cantine nella regione di Bordeaux. Durante questa fuga, la tutrice e le bambine portano...

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Tra il settembre del 1947 e il febbraio del 1948, Cesare Pavese scrisse il romanzo La casa in collina, uscito poi l’anno successivo nel volume Prima che il gallo canti. Nel romanzo sono presenti, come in tutte le opere pavesiane, gli elementi ancestrali del mito, resi concreti nel mondo contadino e agreste delle Langhe, il luogo di origine dello scrittore. L’autobiografismo del romanzo è molto marcato: il protagonista, Corrado, è un professore che durante i...

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Cesare Pavese può essere definito, per usare una citazione dantesca, «il miglior fabbro» della letteratura italiana del Novecento: critico letterario, poeta, romanziere e traduttore. Dopo aver iniziato la propria attività di traduzione (in particolare dei grandi autori americani, tra i quali Walt Whitman) e poetica (con la pubblicazione di Lavorare stanca, nel 1936), nel 1941 debutta nella narrativa con Paesi tuoi. Scritto tra il 1939 e il 1941, Paesi tuoi preannuncia il tema che caratterizzerà l’opera...

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Lo “stream of consciousness” di Bob Dylan si snoda tra le pagine enigmatiche e pregnanti di citazioni, di cultura pop, di poesia, di Tarantula, romanzo che può dirsi più esercizio di scrittura, intreccio di parole che sarebbero potute divenire testi di canzoni, versi postmoderni. Bob Dylan non ha bisogno di presentazioni. Ma forse l’aspetto meno noto è quello del Dylan scrittore, sebbene nel 2016 gli sia stato assegnato il premio Nobel per la letteratura per...

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Heinrich Böll è considerato un cronista dei suoi tempi. Si è assunto infatti il compito, dal 1947 in poi, con la pubblicazione di alcune novelle, di narrare e di documentare le vicende sociali e morali della Germania, personificando in questo modo la coscienza del proprio Paese. Nato nel 1917 a Colonia, crebbe in un ambiente cattolico, tanto da opporsi al nazismo e all’iscrizione alla Gioventù Hitleriana. Iniziò gli studi di letteratura tedesca, ma venne subito...

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Alfred Tennyson, poeta laureato dell’epoca vittoriana, pubblicò nel 1850 una raccolta poetica destinata a divenire, dopo la morte del principe consorte, una vera e propria panacea per il lutto che stava vivendo la Regina Vittoria: In Memoriam A.H.H. Le lettere puntate stanno per Arthur Henry Hallam, carissimo amico del poeta morto improvvisamente, all’età di ventidue anni, a causa di un’emorragia cerebrale. Tutte le poesie di In Memoriam A.H.H. rappresentano un esercizio spirituale e psicologico che...

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Secondo un’antica credenza, la sera della Vigilia di Natale, allo scoccare della mezzanotte, gli animali nelle loro stalle si inchinano in segno di riverenza per la nascita di Gesù Bambino. Il 24 dicembre del 1915 sul Times apparve una poesia di Thomas Hardy collegata proprio a questo fatto: The Oxen (I buoi). Questa credenza si era radicata nella coscienza dello scrittore e questi continuava infatti a custodirla, sebbene si dichiarasse da tempo ateo. La prima...

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In tempi come quelli che stiamo vivendo, sembra quasi naturale pensare di assistere al verificarsi di una sorta di Apocalisse, della fine del mondo come lo abbiamo sempre conosciuto e, in effetti, sembra davvero che ogni cosa sia saltata fuori dal suo posto, lasciando un senso di smarrimento e di straniamento. Questi sono gli stessi pensieri che devono aver toccato George Gordon Byron quando nel luglio del 1816 compose Darkness, una poesia sulla fine del...

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«I manoscritti non bruciano», dice Woland, ovvero Satana, al Maestro. Egli ha scritto un romanzo su Ponzio Pilato che ha poi dato alle fiamme, proprio come Bulgakov fece con il suo Il Maestro e Margherita. Lo scrittore russo lavorò alla sua stesura dal 1928 fino alla sua morte – avvenuta nel 1940 – e non lo vide mai edito. La severa censura sovietica del tempo lo condusse al disperato atto di gettare nel fuoco le...