ArtePrimo PianoAnnunziata Scipione: il fuoco della Terra

Giulia Nazzari15 Luglio 2019
https://lacittaimmaginaria.com/wp-content/uploads/2019/07/cdvddvd.jpg

La Fondazione Stelline di Milano ospita fino al 30 luglio la mostra Il fuoco della Terra, Annunziata Scipione, seconda tappa di un evento dedicato interamente all’artista, considerata una delle figure di spicco del naif italiano contemporaneo. La Scipione inizia la sua carriera artistica intorno ai 40 anni attraverso sculture lignee e dipinti; si afferma presto a livello internazionale, esponendo a Londra e Parigi.

La mostra comprende cinquanta opere tra sculture e dipinti oltre a una produzione editoriale, ovvero una ricca monografia a cura di Silvia Pegoraro che vede protagoniste 450 opere, costituendo il primo catalogo generale dell’artista abruzzese. Il percorso dell’esposizione segue due strade parallele, quella del progetto artistico e quella del progetto editoriale per ripercorrere la carriera della Scipione fino alla sua scomparsa avvenuta il 24 aprile del 2018.

Le opere della Scipione sono di difficile collocazione quanto affascinanti, ogni lavoro racchiude la riflessione antropologica e culturale dell’artista; colpisce lo spettatore la sua capacità di rappresentare l’inconscio collettivo di un’intera società dando valore ai luoghi, alla memoria e all’identità. Spiccato è il suo legame con la terra, come simbolo di appartenenza al luogo seppur in viaggio perenne alla ricerca di un orizzonte comune a tutta l’umanità. Ammirare le sue opere vuol dire conoscere le usanze, le tradizioni laiche e religiose, le attività lavorative della società del luogo in cui è nata e cresciuta, un ambiente rurale che accumunava gran parte del territorio italiano nel dopoguerra. Dopo l’appuntamento a Milano la mostra arriverà al Palazzo Melatino di Teramo, città natale dell’artista.

Giulia Nazzari

Classe '92, cresciuta tra i monti abruzzesi e i libri, niente le è più caro di questi due elementi. Appassionata di letteratura, arte e cinema, si laurea in Lettere presso l’Università degli Studi dell’Aquila.