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«Danzare a tempo di pandemia è seguire un ritmo imposto, sospeso e incerto. Si crea una danza cadenzata, rigidamente scandita, metricamente distanziata, attanagliata dal timore di un contatto involontario. È una danza soffocata da restrizioni, in luoghi non deputati e ricavati con accanita perseveranza in spazi inusuali: cucine, camere, terrazzi, giardini, balconi. È una danza ritrovata, è un respiro doloroso di sollievo che sconvolge una monotona frenesia quotidiana. La danza al tempo della pandemia è...

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La mostra personale, site specific, Confidence in the uncertain di Samantha Passaniti, a cura di Giorgia Basili, negli spazi di Curva Pura, affonda la proprie radici nell’accettazione del caos, negli equilibri germogliati dalla tensione, nell’euritmia di una variabilità instabile che intrinsecamente sottende a una necessità simmetrica, rispondente all’unità degli opposti, al “pòlemos” eracliteo. Incertezza e tumulto, frattura e sospensione sono territori della possibilità da cui emergono nuove germinazioni, mutazioni ed evoluzioni, fortificanti e fondanti. Samantha...

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La mostra E’ questa la prima o l’ultima notte sul nostro pianeta? di Lulù Nuti e Delfina Scarpa, a cura di Teodora di Robilant, presso la galleria Alessandra Bonomo a Roma, è un territorio di visioni iridate e brillanti che conquistano gli spazi in un dialogo cromatico, compiuto nella specificità e differenza delle poetiche e dei linguaggi, scultoreo e pittorico, delle due artiste. Nella luce più viva di una genesi o di una fine, tonalità...

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Nel 1821 venne pubblicato un resoconto autobiografico sugli effetti della dipendenza da laudano: Confessions of an English Opium-Eater (Le confessioni di un mangiatore d’oppio), l’opera più celebre di Thomas De Quincey. Pubblicato prima in anonimo sul London Magazine, comparve poi come libro nel 1822. Nell’opera sono ravvisabili divagazioni e introspezioni, oltre a informazioni autobiografiche dell’autore, dalla sua fanciullezza all’età adulta. La narrazione pone al centro l’assoluto protagonismo dell’oppio e della sua influenza sulla vita dello...

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Nel 1616 il mondo pianse due dei più grandi geni mai esistiti, capostipiti di due delle più belle letterature al mondo, nonché padri del romanzo e del teatro moderno: Miguel de Cervantes e William Shakespeare. Morti, come se non bastasse, a un giorno di distanza l’uno dall’altro. Il mondo pianse e, forse, piange ancora, ma facilmente si consola, perché a essere sopravvissute ai due artisti sono le loro opere. E qui ci sarebbe tanto da...

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L’istinto e la pratica della vendetta erano profondamente radicati nella cultura romana. Anche dopo che la vendetta personale fu vietata, l’idea che la pena servisse a dare conforto e soddisfazione a chi aveva subito il torto permane nella mentalità di Roma. Una prova proviene, ad esempio, dal giurista Callistrato, il quale riteneva che la pena di morte dovesse essere applicata in pubblico nel luogo dove era stato commesso il reato, per confortare le vittime e...

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Quando, nel 1967, uscì nei cinema italiani la pellicola di Elio Petri A ciascuno il suo, tratta dall’omonimo libro di Leonardo Sciascia, venne posta la prima pietra di una serie di film (non solo italiani) tratti dalla florida penna dello scrittore. Fu il primo incontro tra il cinema e questo prolifico intellettuale siciliano, che più che siciliano si riteneva anzitutto italiano. «Sono uno scrittore che vive e si occupa della Sicilia, ma se vi dicessi che la...

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«Amate l’esistenza della cosa più della cosa stessa e il vostro essere più di voi stessi». Questo, diceva, «è il più grande concetto dell’acmeismo». Osip Mandel’štam ha 47 anni quando muore ucciso da un viaggio troppo lungo, troppo faticoso, troppo sbagliato: quello della sua deportazione verso Kolyma. Scrive nel 1933 un Epigramma a Stalin: sarà la sua condanna a morte. È uno dei principali rappresentanti dell’acmeismo, un movimento letterario russo nato nel 1910 e terminato alla...

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«E se Eraclito e Parmenide avessero ragione contemporaneamente e due mondi esistessero affiancati uno tranquillo, l’altro folle; una freccia scocca immemore, e l’altra indulgente la osserva; lo stesso flutto si frange e non si frange, gli animali nascono e muoiono nello stesso istante, le foglie di betulla giocano con il vento e al contempo si struggono in una crudele fiamma rugginosa. La lava uccide e serba, il cuore batte e viene colpito, c’era la guerra,...